top of page

Il Carmelo nel Cuore della Chiesa

La ricerca del Volto di Dio attraversa la storia dell'umanità da sempre chiamata ad un dialogo di amore con il suo Creatore. L'uomo e la donna infatti, hanno una dimensione religiosa insopprimibile che orienta il loro cuore alla ricerca dell'Assoluto, a Dio...

Francesco - Vultum Dei quaerere, I,1

Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza del Signore e ammirare il suo santuario...

Il tuo Volto Signore io cerco...  sal 27 (28)

Lo Spirito dona
il Carmelo alla Chiesa ...

All'inizio del XIII secolo un gruppo di eremiti laici per avere una certa stabilità giuridica si rivolse al Patriarca di Gerusalemme, Alberto Avogadro (1150-1214), residente allora a San Giovanni d'Acri, nei pressi del Monte Carmelo, in Palestina. Questi scrisse per loro una "norma di vita", tra il 1206-1214. Durante qualche decennio  il gruppo di eremiti si trasformò in un Ordine Religioso, con l'approvazione del testo di S. Alberto da parte di vari papi e quella definitiva di papa Innocenzo IV nel 1247. Ebbe origine in forma stabile l'Ordine del Carmelo  inserito negli Ordini che andavano sorgendo in quella corrente storica, detti Mendicanti.

Verso il 1235 però i Carmelitani dovettero in parte abbandonare il luogo d'origine, a causa delle incursioni e persecuzioni dei Saraceni che stavano riconquistando la Terra Santa, riprendendola ai crociati. Ritornarono per lo più in Europa, ai paesi di origine, dove si moltiplicarono e fiorirono in scienza e in santità. Col tempo si affiancarono ai frati alcune donne, trasformandosi nel 1452 in monache, che si riunirono in comunità.

E' nota la riforma promossa in Spagna da s. Teresa di Gesù per le monache e poi per i frati, coadiuvata da s.Giovanni della Croce e da p. Gerolamo Gracián. L'aspetto più rilevante di questa azione di s.Teresa è l'aver integrato nel suo progetto elementi vitali ed ecclesiali della sua epoca. Nel 1592 questa riforma, detta dei "Carmelitani Scalzi" o "Teresiani" si rese indipendente dall'Ordine Carmelitano ed ebbe grande sviluppo nelle due congregazioni di Spagna e di Italia, riunite poi nel 1875. Si hanno così due Ordini del Carmelo: quello dei "Carmelitani", detti anche dell'"Antica Osservanza" e quello dei "Carmelitani Scalzi" o "Teresiani", che considerano s.Teresa di Gesù come loro riformatrice e fondatrice. Malgrado questa divisione, nei secoli successivi l'Ordine Carmelitano continuò il suo cammino spirituale. Grande sviluppo si ebbe anche tra i laici con l'istituzione del Terz'Ordine Carmelitano e delle Confraternite dello Scapolare del Carmine in varie parti del mondo.

Il cuore del carisma carmelitano è la preghiera e la contemplazione. La qualità della preghiera determina la qualità della vita comunitaria e del servizio offerto ai fratelli e alle sorelle. La finalità della vita carmelitana è l'unione con Cristo che ci impegniamo a conseguire soprattutto con l'ascolto della Parola di Dio. La relazione, il dialogo con Cristo nella preghiera trasforma, spinge ad uscire dal carcere dell'egoismo e a maturare l'amore puro per Dio e il prossimo. Facciamo il possibile per rispondere alla chiamata di Dio consapevoli però che solo Dio può cambiare i nostri cuori; nell'attesa paziente della sua venuta, seguiamo Cristo con fiducia, ispirati dagli esempi e le virtù di Maria, Madre di Gesù, e del Profeta Elia che consideriamo nostro fondatore ideale.

Il carisma di un Ordine religioso è donato da Dio al mondo intero; per i Carmelitani la preghiera e la contemplazione sono doni da condividere con il mondo. Il cammino della preghiera è misterioso e supera la ragione umana. La preghiera ci introduce al sommo Mistero dell'Amore di Dio che cerca incessantemente la sua creatura.

Da Elia, i Carmelitani imparano a sentire la voce di Dio nel silenzio e nell'imprevedibile. Maria accondiscese alla volontà di Dio quando le fu chiesto di essere la madre del Salvatore. Ella meditò gli avvenimenti della sua vita e fu capace di vedere in essi il realizzarsi dell'opera e dell'azione di Dio. Per molti secoli lo Scapolare del Carmine ha raccolto simbolicamente il significato spirituale della relazione dei Carmelitani con la b.Vergine Maria. Lo scapolare costituisce una parte della tunica tradizionale indossata dai frati e dalle monache. Indossarlo è un segno di consacrazione a Maria, la Madre di Dio ed invito a rivestire le virtù di Maria chiedendone la protezione. Nella Vergine Maria i Carmelitani trovano la guida per entrare in una relazione intima con Cristo, essere totalmente aperti alla volontà di Dio e lasciare che la vita venga trasformata dalla Parola di Dio; vivono in intimità spirituale con lei affinché possano imparare da lei a vivere come figli di Dio. (cfr www.carmelitani.org – sito ufficiale dell'Ordine Carmelitano)

IMG_8542.JPG
Tutti i video

Tutti i video

Guarda ora
CarmeloSutri
bottom of page